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Programma GOL - Garanzia Occupabilità Lavoratori - Regione Piemonte

Attivare con le risorse del PNRR nuovi percorsi formativi strettamente connessi al mondo del lavoro e
avviare le persone più fragili e vulnerabili in percorsi di reinserimento lavorativo:
è questo l'obiettivo principale del Programma GOL - Garanzia di occupabilità dei lavoratori,
un vero e proprio percorso personalizzato centrato sulla persona e sulle sue esigenze specifiche.


A chi è rivolto il programma e con quali azioni?

line_end Beneficiari line_start

Il programma GOL è rivolto alle persone disoccupate con priorità verso:
  • i percettori di ammortizzatori sociali (NASPI e DIS-COLL) e i percettori di Reddito di Cittadinanza;
  • le persone in condizione di fragilità e svantaggio.

line_end Come accedere: i Centri per l'impiego line_start

Il Centro per l’impiego costituisce il punto di accesso al programma; presiede e realizza i seguenti servizi e attività:
  • patto di servizio
  • profilazione
  • supporto alla scelta dell'operatore
  • accompagnamento alla ricerca di lavoro
  • case management e monitoraggio
clicca per trovare il centro per l'impiego più vicino

line_end Percorso 1 - Reinserimento occupazionale line_start

Sono lavoratori per i quali – sulla base delle caratteristiche analizzate – la probabilità di rimanere disoccupati per lungo tempo non è eccessiva
e le competenze possedute possono essere spendibili sul mercato.
Il bisogno prioritario, in altri termini, è l’indirizzamento nella ricerca di lavoro, anche valorizzando l’autonomia della persona
sulla base dell’analisi delle opportunità occupazionali del territorio.
Per coloro che sono più vicini al mercato del lavoro sono previsti:
  • servizi di orientamento
  • intermediazione per l’accompagnamento al lavoro

line_end Percorso 2 - Aggiornamento (Upskilling) line_start

Se durante la profilazione per alcuni lavoratori risulta necessario un momento formativo, andranno accuratamente distinti gli obiettivi,
a seconda del posizionamento nel mercato del lavoro: per alcuni di loro apparirà necessario un Percorso di aggiornamento (upskilling),
in cui gli interventi formativi sono prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante.
Per lavoratori più lontani dal mercato, ma comunque con competenze spendibili:
  • interventi formativi richiesti prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante

line_end Percorso 3 - Riqualificazione (Reskilling) line_start

Per questo tipo di profili, sarà più opportuno attivare un percorso di riqualificazione (reskilling), in cui è necessaria invece
una più robusta attività di formazione per avvicinare la persona in cerca di occupazione ai profili richiesti dal mercato:
in questo caso la formazione professionalizzante è generalmente caratterizzata da un
innalzamento del livelli di qualificazione/EQF rispetto al livello di istruzione.
Per lavoratori lontani dal mercato e con competenze non adeguate ai fabbisogni richiesti:
  • formazione professionalizzante più approfondita, generalmente caratterizzata da un innalzamento del livello di qualificazione rispetto al livello di istruzione

line_end Percorso 4 - Lavoro e inclusione line_start

I fabbisogni di una persona con disabilità, di una madre single, dei giovani, dei lavoratori privi di titoli di studio sono molto diversi.
Ma anche per i più fragili, la ricerca di un’occupazione giusta deve essere sempre un obiettivo da perseguire.
L’elemento comune di questi percorsi è la considerazione che le politiche attive del lavoro da sole non sono sufficienti a migliorare l’occupabilità del lavoratore,
essendo presenti ostacoli e barriere che vanno oltre la dimensione lavorativa.
In alcuni casi, particolare attenzione deve essere rivolta all’accrescimento delle competenze di base;
in altri, le fragilità del lavoratore richiedono anche l’attivazione di servizi sociali e/o socio-sanitari per avvicinarli al mercato del lavoro.
Fondamentale è, quindi, la collaborazione con i servizi del territorio – educativi, sociali, sanitari e di conciliazione, promuovendo lo sviluppo di professionalità
in grado di dialogare con gli altri servizi territoriali e di orientare i percorsi di avvicinamento al mercato del lavoro per i diversi target di utenza fragile.
Si specifica che per le persone in condizioni di particolare vulnerabilità, il CPI già in fase di assessment coinvolgerà gli operatori che su quel territorio realizzeranno
il Percorso 4 e avvierà un confronto con i servizi socio-assistenziali per una presa in carico e progettazione integrata degli interventi.

In presenza di bisogni più complessi, che vanno oltre la dimensione lavorativa, oltre ai servizi precedenti, si prevede l’attivazione della rete dei servizi territoriali,
allargando lo sguardo al nucleo familiare, in una logica multidimensionale e trasversale tra i servizi al lavoro, i servizi formativi e i servizi sociali.

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